Gli antichi Egizi, ad esempio, ne avevano fatto un vero oggetto di culto.
E il gatto sacro di Birmania è entrato nella leggenda. Sembra che nel Tempio di Lao Tsun i monaci si riunivano per meditare e adorare la dea in compagnia di cento gatti dal manto bianchissimo.
Un giorno, il tempio fu assalito da alcuni predoni che uccisero il sacerdote. Il suo gatto, disperato, salì sulla schiena del padrone e come d’incanto divenne tutto d’oro….
Carattere del gatto sacro Birmano
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- Calmo ed equilibrato
È una razza calma ed equilibrata. Al gatto Birmano piace godersi la pace e la tranquillità della casa.
Tuttavia non sopporta di stare da solo a lungo. Quindi, se di solito trascorri molto tempo fuori, potrebbe essere una buona idea avere un altro animale domestico per tenere compagnia al tuo felino.
- Affettuoso
Si tratta del compagno perfetto per i giochi in famiglia con bambini o altri animali, perché i birmani sono molto socievoli e affettuosi e vogliono sempre amore e attenzione.
Non è però irrequieto e non è neppure il classico “gatto cozza”.
- Curioso
Il gatto Birmano è anche docile e spesso curioso e attento con i suoi padroni, è straordinariamente intelligente. Proprio per questo è facile insegnare al tuo piccolo amico trucchi e acrobazie.
Storia
Anche se la sua vera origine è circondata da incertezze, la sacralità del nome è legata a una leggenda di cui sono giunte a noi diverse versioni.
Eccone una.
- Il gatto e il sacerdote
Molto tempo fa, un sacerdote e il suo gatto bianco dagli occhi gialli vivevano in un tempio birmano costruito in onore di una dea dorata con occhi blu zaffiro.
Quando il vecchio sacerdote giacque morente, il gatto fedele gli diede conforto. Improvvisamente, i peli della testa e e della coda si scurirono e il suo corpo assunse un colore dorato.
Le sue zampe rimasero però di un bianco immacolato come simbolo dello spirito puro del sacerdote. Quando il micio guardò la statua della dea del tempio, i suoi occhi divennero blu zaffiro.
E quando dopo pochi giorni il gatto morì di dolore, tutti gli altri gatti del tempio furono trasformati in modo simile, dando vita alla stirpe dei gatti sacri della Birmania.
- La selezione
In realtà l’origine della selezione della razza la si fa cominciare intorno al 1919 quando una coppia di birmani arrivò in Francia e, da quel momento in poi, la razza divenne onnipresente nel mondo occidentale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale i sacri birmani si estinsero quasi completamente (al pari di altre razze di gatti) e furono successivamente incrociati con razze feline a pelo lungo (per lo più persiane) e a stirpi di siamesi per ricostruire la razza.
All’inizio degli anni ’50, le cucciolate di razza pura di questa razza ricominciarono a essere allevate e grazie all’attenzione degli allevatori i sacri birmani sono tornati alla ribalta.
Nel 1966 sono stati riconosciuti ufficialmente dalla CFA (Cat Fanciers Association). Da allora il sacro birmano si è diffuso in tutto l’Occidente, soprattutto in America e Gran Bretagna.
Aspetto
Il gatto sacro di Birmania è un felino media grandezza e di media lunghezza.
Ha un segno distintivo molto particolare, che è costituita dai suoi…
- Guanti bianchi
Le estremità delle zampe sono sempre di un colore bianco cangiante, per questo vengono chiamate “guanti bianchi”. È uno standard di razza: senza questa caratteristica il gatto birmano non sarebbe un sacro birmano!
- Due colori
Le zampe corte e robuste, la lunga coda e le orecchie sono di una tonalità scura. Anche il naso e gran parte del musetto sono della stessa tonalità marrone scuro.
Il resto del corpo, come la regione del busto, la parte più esterna del viso e le estremità delle zampe, è di un bianco crema che ha anche toni dorati.
- Occhi
Gli occhi del gatto sacro Birmano sono grandi e tondi, sempre azzurri. Lo sguardo è intenso e molto espressivo.
- Mantello
Il pelo del gatto Birmano è semilungo e fitto, con un tocco setoso e morbido.
Il Sacro di Birmania è attualmente riconosciuto dai principali registri felini, tuttavia non tutti riconoscono i suoi molteplici colori.
Ad esempio i gatti sacri di Birmania cuccioli, come tutti i color point nascono bianchi per modificare la colorazione delle macchie durante il loro primo anno di vita. I colori più scuri hanno sviluppo più veloce di quelli più chiari.
Non di meno i primi gatti della razza avevano un sigillo come gene dominante che era nero: dopo la Seconda Guerra Mondiale usando un blu-persiano fu selezionato un gene diluito e fu creato il sacro di Birmania blue point.
- Peso
Il peso di questa razza di gatti varia tra 3 kg e 6 kg, con femmine che pesano solitamente tra 3 kg e 5 kg e maschi tra 5 kg e 6 kg.
Cura
Il gatto birmano richiede una routine di toelettatura periodica che interessa varie parti del suo corpo.
- Pelo
La parte più impegnativa è senza dubio il pelo lungo del micio, che va spazzolato a giorni alterni.
In questo modo si può evitare la formazione di fastidiosi boli di pelo, che possono compromettere il corretto funzionamento dell’apparato digerente del gatto.
- Unghie e denti
Si consiglia di prendersi cura delle unghie, da tagliare regolarmente, e dei denti, che vanno lavati almeno una volta a settimana per prevenire le gengiviti.
- Occhi e orecchie
Queste parti del corpi andrebbero pulite con appositi prodotti consigliati dal veterinario di fiducia.
- Rimedi anti stress
Il sacro di Birmania può soffrire di solitudine, perciò è fondamentale anche far socializzare l’animale in modo che rimanga calmo nei momenti in cui è solo.
Per questo si consiglia di offrire al micio un adeguato arricchimento ambientale, con giochi vari e tanti tiragraffi di diverse altezze.
Potrebbe anche essere necessario inserire dei feromoni nei diffusori per ambienti allo scopo di ridurre il suo stress.
Salute
I gatti sacri birmani sono generalmente sani, ma ci sono alcuni problemi di salute di cui essere consapevoli, soprattutto oltre i sette anni.
Alcuni gatti birmani possono avere deformità craniche, glaucoma o sindrome da iperestesia felina, che si traduce in una maggiore sensibilità al tatto o agli stimoli dolorosi.
Possono anche essere soggetti a calcoli di calcio nel tratto urinario e soffrire di disfunzioni renali, il più delle volte di origine congenita.
È sempre consigliabile acquistare gli esemplari da un allevatore che offra una garanzia sanitaria scritta.
Ed è anche importante rispettare il programma di vaccinazione del tuo gatto birmano, così come le consultazioni periodiche con il veterinario, che aiutano a prevenire e rilevare più rapidamente queste malattie e, quindi, a preservare la salute dell’animale.
Dieta
La dieta del sacro Birmano dovrebbe essere adattata al suo peso, all’età e al grado di attività fisica.
La scelta del cibo è importante perché permette al gatto di masticare e quindi mantenere sani i denti.
- Quantità
In termini di quantità, è sempre meglio chiedere consiglio al veterinario, soprattutto dopo aver sterilizzato o castrato il gatto.
Questa operazione può infatti causare un aumento di peso, soprattutto se il micio vive in casa ed è poco attivo.
- Routine
È importante stabilire buone abitudini alimentari, quindi se il gatto si lamenta poche ore dopo il pasto, non bisogna cedere e attendere 24 ore prima del cibo successivo.
Evita tassativamente di dargli gli avanzi del tuo piatto, ne va della sua salute.
Nel frattempo, può essere occupato con snack dietetici pensati per quello scopo o puoi mettere a sua disposizione l’erba gatta.
In ogni caso assicurati sempre che il tuo amico peloso abbia accesso all’acqua fresca durante il giorno.
Domande frequenti
Perché si dice che i gatti Birmani sono sacri ?
Sembra che anticamente questi gatti vivevano nei pressi dei templi e facevano compagnia ai monaci.
Secondo la leggenda, quando un sacerdote moriva, il suo spirito fluiva nel suo fedele gatto prima di passare alla vita successiva. Per questo sono chiamati gatti sacri della Birmania.
Qual è la differenza tra il Birmano e il Burmese?
Rispetto a un gatto Birmano, un Burmese è più muscoloso (anche se non lo è come il gatto del Bengala).
Le guance del d eliminate tutto il cibo umano, che spesso è dannoso sono affusolate con un cuneo smussato che sporge in prossimità del naso.
Che differenza c’è tra i Birmani e i Siamesi?
I gatti Birmani sono più compatti. La loro testa è solitamente più arrotondata rispetto al muso lungo e triangolare del Siamese.
Entrambe le razze hanno punti di colore sulle orecchie, sul muso, sulle zampe e sulla coda, ma i segni del gatto Siamese tendono a essere più scuri di quelli del Birmano.
I gatti Birmani devono essere tenuti in casa?
I Birmani sono adatti alla vita da appartamento, anche se ad alcuni può piacere uscire. Se hai la possibilità di lasciarlo in semi-libertà, assicurati che lo spazio sia chiuso e sicuro per l’esplorazione.
Quanto vive un gatto di Birmania?
In genere, l’aspettativa di vita di un gatto Birmano è compresa tra 9 e 13 anni.
Quanto costa un gatto sacro di Birmania?
Il prezzo del gatto sacro di Birmania può variare tra le 800 e i 1200 euro e di solito le femmine sono un po’ più costose.
Se vuoi acquistare un cucciolo sacro di Birmania figlio di campioni di razza pluripremiati, il prezzo potrebbe anche raddoppiare.
Conclusioni
Come tutte le razze di gatti, anche il Birmano ha dei tratti distintivi del suo carattere che possono adattarsi o meno al tuo stile di vita.
Ad esempio, tende a soffrire di solitudine. Quindi se sei spesso fuori casa, potrebbe essere il caso di affiancargli un altro animale domestico.
È un giocherellone, ma vuole anche godersi i suoi momenti di pace e tranquillità. Tienine conto se in casa ci sono dei bambini piccoli.
Fonti:
Ambulatorio Avanzi Mori: https://avanzimorivet.it/index.php/home/gatto/sordita-congenita/
Aniwell: https://www.aniwell.it/it/blog/cani-ed-eterocromia-le-cause-di-un-fenomeno-affascinante/
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Waardenburg