Storia del gatto moggy
Per capire l’origine del cosiddetto gatto moggy bisogna viaggiare molto indietro nel tempo. Secondo le ipotesi più accreditate, i gatti che conosciamo oggi discendono tutti dal gatto selvatico africano Felis Silvestris Lybica (Fonte: Researchgate). Con l’insorgere dei primi insediamenti umani, si è iniziato anche ad addomesticare questo felino, che era utile per molti scopi, primo fra tutti scacciare i topi e proteggere le provviste di cibo.
Nel corso dei secoli, questi mici sono stati portati nelle zone del mondo più diverse e hanno sviluppato mutazioni genetiche spontanee, dando alla luce la maggioranza delle razze che conosciamo oggi (mentre alcune altre sono nate dopo incroci fatti dagli allevatori). Oltre a cambiare a causa di mutazioni genetiche, i gatti si sono anche adattati alle diverse aree del mondo in cui vivevano, con i relativi climi.
In sostanza, i gatti moggy sono il risultato di secoli e secoli di incroci tra i diversi felini, non sono una razza “pura”. Sono praticamente i comuni gatti domestici. Questi sono utilizzati anche dagli allevatori per creare nuove razze di gatti al coperto o migliorare quelle esistenti con materiale genetico nuovo.
Carattere
Dato che non sono selezionati da allevatori ma si riproducono “liberamente” e in maniera casuale, i gatti moggy possono avere caratteristiche sia fisiche che caratteriali molto diverse tra loro. Ogni micio, quindi, avrà la propria personalità e il proprio aspetto.
In linea generale, spesso i gattini ereditano tratti del carattere dai loro genitori, quindi basterà osservare loro per farsi un’idea. Ma ovviamente questa non è una regola.
Quanto vive un gatto moggy?
Si sente spesso dire che i gatti hanno nove vite (o sette, a seconda del luogo in cui viviamo). Ciò deriva dal fatto che questi felini sono molto resistenti e, per esempio, anche se cadono da una notevole altezza sono in grado di sopravvivere. Ma ovviamente ognuno di loro ha una sola vita.
Ma quanto vive un gatto domestico?
In media, un gatto può vivere da un minimo di 10 anni a un massimo di 20.
Molto spesso arrivano a 15 anni, e se sono in buona salute e al riparo dai pericoli (se per esempio vivono in casa e non all’esterno), arrivano a qualche anno in più. Rispetto ai gatti di razza, i gatti moggy vivono sicuramente più a lungo perché non sviluppano malattie o disturbi ereditari tipici di animali che si incrociano sempre tra “parenti” molto vicini (funziona proprio come per gli esseri umani).
Gatto moggy, salute e non solo
Proprio perché non derivano da una sola razza o linea di discendenza felina, i gatti moggy sono molto più forti, resistenti e in salute rispetto ai gatti delle altre razze. Per di più, spesso nelle cucciolate si assiste a una vera e propria “selezione naturale”, e solo i gattini più forti sopravvivono.
I gatti moggy, inoltre, non sono inclini a sviluppare le malattie genetiche che possono invece colpire i gatti di razza. Ovviamente, questo non significa che non si ammalino mai o che siano immuni da tutte le malattie, ma che sono più resistenti e che hanno meno probabilità di ammalarsi.
La salute di un gatto dipende in gran parte da come i suoi proprietari umani se ne prendono cura.
Questo significa garantirgli un’alimentazione adatta e bilanciata, adeguato esercizio fisico, momenti di gioco e il giusto riposo (i gatti, per vivere, hanno bisogno di dormire parecchie ore al giorno). Inoltre, assicurati di far vivere il tuo micio in un ambiente pulito e sano, e di portarlo regolarmente dal veterinario per dei controlli.
Gatto moggy, alimentazione e cura del pelo
Alimentazione
Come tutti i felini, anche i gatti moggy sono dei carnivori e quindi hanno bisogno di seguire una dieta in cui le proteine sono la portata principale.
In percentuale, almeno l’80% della loro alimentazione dovrebbe essere costituita da proteine animali. Prima di scegliere un cibo per gatti, potresti chiedere consiglio al tuo veterinario di fiducia.
L’età, il sesso e il carattere del micio, infatti, sono tutti fattori da tenere in considerazione prima di riempire la ciotola del tuo amico felino.
Oltre alle proteine, un buon cibo per gatti può contenere anche vitamine, minerali e carboidrati ma in percentuale molto inferiore, soprattutto per quanto riguarda i carboidrati che dovrebbero essere minimi (Fonte: AIVPA).
Cura del pelo
Una caratteristica molto apprezzata dei gatti comuni, o moggy, è che prendersi cura del loro pelo non è affatto impegnativo.
È sempre consigliabile spazzolare regolarmente il mantello del proprio gatto per evitare la formazione di nodi e boli di pelo, ma la frequenza con cui si dovrebbe farlo dipende dalla lunghezza del pelo stesso.
Per agevolare la muta sono molto utili le paste al malto anti-bolo che evitano che i peli ingeriti leccandosi si accumulino nello stomaco causando vomito o blocchi intestinali.
Se invece il tuo micio ha il pelo spento e fragile, se noti della forfora o un’eccessiva perdita di pelo, gli integratori ricchi di complessi Omega e degli shampoo specifici possono ridare al tuo piccolo amico un mantello lucido e splendente come se fosse ancora un cucciolo.
Tipi di gatti moggy
I gatti moggy sono diversi per colore, taglia e tipo di pelo. Proviamo a suddividerli in tre macro categorie.
Gatti moggy a pelo corto
Il gatto domestico a pelo corto non richiede molte cure perché il pelo corto domestico non si deve spazzolare troppo di frequente. Per pelo corto si intende di massimo 1,5 centimetri.
Una spazzolata o due alla settimana sono più che sufficienti per eliminare i peli morti e la sporcizia. Puoi usare anche dei guanti gommati appositi, molto efficaci e pratici da usare. Se il tuo gatto non è amante delle spazzole o dei pettini, con i guanti unirai un momento di tenerezza fatto di carezze all’utilità della spazzolata.
Altre razze di gatti a pelo corto:
Burmesi
Manx
Gatti moggy a pelo lungo
Vaporosi ed eleganti, i gatti a pelo lungo hanno bisogno di più cure e soprattutto di spazzolate molto più frequenti.
D’altronde i loro mantelli hanno peli che possono raggiungere anche i 12 centimetri di lunghezza.
Altre razze di gatti a pelo lungo:
Persiani
Norvegesi delle foreste
Gatti moggy senza pelo
I gatti “nudi” sono di certo particolari. Non a tutti piacciono, ma chi ha la fortuna di averne uno sa quanto siano dolci e coccoloni verso gli umani e gli altri animali domestici.
Accarezzandoli, la pelle di questi gatti è vellutata, proprio come una pesca. Questo perché, anche se ci sembrano del tutto privi di pelliccia, in realtà sono ricoperti da una peluria sottilissima.
Questi felini hanno bisogno di bagni frequenti per tenere pulita e in buona salute la pelle, e sono vulnerabili a scottature e freddo.
Altre razze di gatti senza pelo:
Colorazioni e fantasie dei gatti moggy
Un gatto a pelo corto o lungo domestico, un classico moggy, può avere il pelo di qualsiasi colorazione e fantasia. I gatti tigrati sono sicuramente i più famosi, così come i gatti rossi, i pezzati multicolore o quelli “con lo smoking”, vale a dire il gatto bianco e nero.
E poi ci sono i bellissimi gatti neri (liberiamoci dallo stereotipo: il gatto nero non porta sfortuna), bianchi o grigi monocolore.
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Domande frequenti
1. Perché in Gran Bretagna le persone chiamano moggy i gatti?
L’origine esatta di questo termine non è attestata ma potrebbe derivare dall’inglese “mongrel”, che significa “incrocio, meticcio”, oppure da un diminutivo di Margaret, o forse dall’abbreviazione di “mouse catcher”, cioè “acchiappa topi”.
2. Che cos’è un gatto moggy?
Chiamati anche moggie, questi gatti sono i gatti comuni europei. Posso esistere con qualsiasi tipo di pelo, colore, taglia e carattere.
3. I gatti moggy sono amichevoli?
Dato che non sono una razza pura ma provengono da svariati incroci felini, è impossibile determinare un carattere standard. Per scoprire se sarà un buon animale da compagnia, non ti resta che osservarlo bene.
4. Il mio gatto è un moggy?
Se possiedi un gatto domestico a pelo lungo o corto, non di razza pura ma discendente da un vasto mix di felini domestici, allora sì, il tuo gatto è un moggy.