Gatto delle foreste norvegesi

Leggenda e realtà si incontrano e si intrecciano per parlarci di una razza naturale tra le più affascinanti: il Gatto delle foreste norvegesi.

La storia di questa razza è un susseguirsi di alti e bassi: dalle foreste al mare, ospiti delle navi vichinghe per cacciare i topi, dalla consacrazione addirittura per decisione reale al rischio estinzione.

Oggi questi giganti dolcissimi ma dal carattere indipendente, sono tra i migliori compagni di vita felini che si possano desiderare.

Gatto delle foreste norvegesi: aspetto e varietà

Scheda di razza: 

Vita media:
14-16 anni
Peso:
5-8 kg
Altezza:
30-45 cm
Tipo di pelo:
lungo, con folto sottopelo
Colorazioni:
tutti i colori e disegni
Colore degli occhi:
ammessi tutti i colori

Maestoso e imponente, è un gatto che fisicamente e visivamente possiede tratti comuni con altre razze legate a territori boschivi dal clima freddo, come quelle dei Maine Coon o dei Gatti siberiani.

A un occhio esperto però non sfuggiranno le differenze, evidenti soprattutto nella conformazione triangolare della testa, e nel profilo diritto, privo degli stop tipici delle altre due razze.

Caratteristiche del Gatto delle foreste norvegesi

@astrid208

Cos’è che più colpisce del Gatto norvegese delle foreste, se non il manto? I ciuffi di pelo sulle orecchie, quelli tra le dita, la ricca gorgiera e la coda folta e lunga: Madre Natura lo aveva dotato del necessario per resistere al freddo clima scandinavo.

Il pelo è la più evidente delle caratteristiche di questa razza, tra le quali troviamo:

  • testa: la forma è quella di un triangolo equilatero, con la fronte leggermente arrotondata
  • occhi: grandi, dalla forma ovale, leggermente obliqui e dall’espressione attenta, possono essere di qualsiasi colore, indipendentemente dal colore del manto 
  • orecchie: grandi, larghe alla base, con abbondanti ciuffi di pelo all’interno e sulla sommità come quelli delle linci (lynx tips)
  • corpo: allungato, muscoloso, con robusta struttura ossea e ampio torace 
  • zampe: piuttosto alte, quelle posteriori più lunghe di quelle anteriori
  • coda: folta e lunga, secondo gli standard di razza dovrebbe arrivare fino alle scapole o, ancor meglio, al collo
  • pelo: folto sottopelo lanoso, ricoperto da pelo lungo lucido e idrorepellente

Un paio di curiosità legate al manto: la lunghezza e la densità del pelo variano abbondantemente con la stagione. Sono ammessi tutti i colori esclusi e disegni, esclusi quelli che possono derivare da ibridazione, come i colori Point tipici del gatto siamese.

Storia della razza

La storia della razza dei Gatti delle foreste norvegesi affonda le sue radici nel mito germanico, che li vede trascinare il carro di Freya, la dea dell’amore,  o coinvolti nelle prove di forza di Thor, dio del fulmine e della tempesta.

Lasciando da parte il mito e passando alla storia, troviamo tracce dei gatti norvegesi sin dal secolo XIII° nel testo letterario “Edda”, dove si parla di grandi gatti a pelo lungo. 

Circa tre secoli più tardi un frate danese, naturalista, catalogò le categorie di linci presenti sul territorio norvegese: la lince lupo, la lince volpe e la lince gatto. Probabilmente quest’ultima categoria è quella degli antenati del Gatto delle foreste norvegesi.

L’interesse per questa razza naturale iniziò ad aumentare intorno al 1930, quando gli allevatori cercarono di salvaguardare questa razza naturale autoctona, selezionandone gli esemplari per la loro morfologia e per il manto.

Con l’avvento del secondo conflitto mondiale tutte le attività legate all’allevamento dei gatti delle foreste norvegesi si bloccarono e la razza rischiò l’estinzione per gli accoppiamenti con i gatti a pelo corto.

Nel 1975 venne fondato il Norsk Skogkattring, il Club dei Gatti delle foreste norvegesi, per cercare di salvare la razza. Il riconoscimento ufficiale arrivò un anno dopo dalla FIFe, una federazione internazionale di registri felini.

Il Gatto delle foreste norvegesi è il gatto giusto per te?

Gatto-delle-foreste-norvegesi-storia-della-razza
(Foto credits: Catelyn Stark, dell’Allevamento Gatti norvegesi delle Foreste i*Disir Nornir)
Adatto a:
chiunque
Rapporto con i bambini: buono
Rapporto con altri animali:
buono
Non solitario Vocalità:
bassa
Livello d’impegno:
medio
Affettuosità:
media
Socievolezza:
alta
Livello di energia:
medio
Livello perdita pelo:
medio
Ipoallergenico:

Ambiente adatto:
anche in appartamento, purché abbia spazio per attività fisica

Sotto quell’aspetto imponente e fiero, e dietro quegli occhi magnetici, dallo sguardo tipicamente felino, si nasconde in realtà un gatto dolcissimo, dal temperamento docile e amichevole.

Carattere e personalità

Il carattere selvatico dei suoi antenati è andato perso nel tempo: il Gatto delle foreste norvegesi è un gatto dolce che si integra e si lega profondamente alla famiglia che lo accoglie.

È un gatto affettuoso e, a tal proposito, va smentita le diceria secondo la quale i maschi sarebbero più affettuosi delle femmine. Il sesso non determina il livello di affettuosità che è, invece, qualità legata al carattere

Non è sicuramente il classico gatto “cozza” alla continua ricerca del contatto fisico, ma dimostra il suo affetto con le tipiche testatine e cercando complicità nel gioco.

Dei suoi antenati conserva l’istinto predatorio e la propensione a correre e saltare ovunque: per questo motivo ama giocare, soprattutto tendere imboscate ai giocattoli e ai suoi  compagni di gioco umani o animali che siano.

È un gatto molto intelligente che impara osservando. Probabilmente questa qualità è il retaggio dei suoi antenati selvatici, che dovevano vedersela con i pericoli della foresta per poter sopravvivere.

Cura e igiene

A prima vista si potrebbe pensare che la cura di un mantello così importante sia complicata, ma in realtà non è affatto così: paradossalmente la cura del pelo del Gatto norvegese delle foreste è tra le meno impegnative in assoluto.

Il pelo è lungo, ma difficilmente tende a formare nodi e inoltre è mantenuto lucente dall’untuosità naturale del gatto. Basta spazzolarlo anche soltanto una volta a settimana per eliminare peli morti o semplicemente residui di polvere o terra.

Durante il periodo della muta è buona abitudine aumentare la frequenza delle spazzolate, anche per impedire che ingerisca il pelo leccandosi durante le operazioni di pulizia quotidiane.

Non ha bisogno di particolari cure, eccetto un controllo delle orecchie, che dovranno essere pulite con del cotone inumidito con apposito prodotto, suggerito dal veterinario, nel caso fossero sporche. 

Infine le unghie, utili per aggrapparsi durante le sue scalate o per afferrare i giocattoli-preda: si consiglia di tagliarle mediamente una volta alla settimana. 

Salute e predisposizione a patologie 

Il gatto norvegese delle foreste è solitamente un gatto che solitamente gode di buona salute che non soffre di gravi patologie ereditarie. 

Per fugare ogni dubbio sulla presenza di queste malattie, basta chiedere all’allevatore le informazioni sulla salute dei genitori del gatto che si vuole adottare.

Glicogenesi IV

È una malattia metabolica dovuta alla mancanza di un enzima, che può portare il gatto alla morte anche nel primo anno di vita. Il glicogeno non viene prodotto correttamente e le sue molecole anomale finiscono per depositarsi soprattutto nelle cellule cardiache e muscolari.

Displasia dell’anca

È una patologia degenerativa  a carico dell’articolazione della testa del femore. La cartilagine  subisce una degenerazione e, riducendosi, espone il tessuto osseo al rischio di microfratture.

Nel corso del tempo, l’aumento di tessuto osseo, derivante dalla perdita della cartilagine,  può provocare l’uscita della testa del femore dalla sua articolazione, con conseguente difficoltà del gatto a muoversi.

Oltre all’ereditarietà, altre cause della displasia dell’anca possono essere:

  • traumi
  • sovrappeso
  • eccessiva attività fisica

Cardiomiopatia ipertrofica

Consiste nell’ispessimento del ventricolo sinistro del cuore, che non riesce più ad accogliere sangue dall’atrio sinistro. In fase avanzata, il sangue torna indietro provocando insufficienza cardiaca congestizia con edema polmonare come sintomo. 

È una malattia ereditaria legata alla mutazione genetica di una proteina necessaria per il corretto funzionamento delle cellule cardiache. 

Alimentazione 

gatto-norvegese

Nonostante sia un gatto di taglia grande e robusto, il gatto delle foreste norvegesi non tende a ingrassare facilmente. È un felino e, di conseguenza, strettamente carnivoro.

Si consiglia di distribuire la razione di cibo giornaliera in due pasti, senza lasciare il cibo costantemente a disposizione: come tutti i gatti, anche il gatto norvegese cercherà di approfittare più del necessario.

Un’alimentazione corretta è fondamentale per la buona salute del gatto e per evitare l’insorgenza di  malattie legate all’aspetto alimentare come il diabete.

Si può seguire anche la dieta BARF, a base di carne cruda, ovviamente seguendo strettamente i consigli del veterinario, che saprà indicare e bilanciare gli alimenti più appropriati.

Alloggio e accessori indispensabili

Il gatto delle foreste norvegesi ben si adatta alla vita in appartamento, ma è pur sempre discendente di gatti che vivevano in mezzo ai boschi, quindi avrà bisogno di sfogare il suo istinto che lo porta alla perlustrazione, all’esplorazione e, ovviamente, alla caccia.

La soluzione ideale sarebbe offrirgli la possibilità di godere di uno spazio esterno, ovviamente messo in totale sicurezza. Diversamente, basterà sopperire a tale mancanza con una serie di giochi e attrezzi che soddisfino la sua tendenza a correre e saltare ogni qual volta lo desidera.

Per renderlo felice basterà arredare uno spazio su misura con:

  • tunnel
  • tiragraffi
  • graffiatoi
  • mensole
  • palline
  • giochi interattivi

In fondo basta poco per permettergli di esprimere al meglio le sue abilità atletiche e di cacciatore.


Curiosità

Nel 1938 Re Olaf V di Norvegia dichiarò il Gatto delle foreste norvegesi gatto nazionale.Il nome originale è Norsk Skogkatt: Norsk significa norvegese, skog sta per foresta e katt, ovviamente, gatto. I gattini nascono con il pelo corto, sono necessari fino a 6 mesi per sviluppare il lungo pelo di copertura

Domande frequenti

Quanto è grande un gatto norvegese delle foreste?

I gatti norvegesi sono di taglia grande, a volte possono arrivare a pesare anche ben 10 chili.

Quanto costa un gatto norvegese delle foreste?

Il costo di un gatto norvegese delle foreste va dagli 800 ai 1.000 euro. Il prezzo può salire a seconda del pedigree o del colore del mantello.

Fonti:

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